Meccanici, Gommisti e Carrozzerie: Restare aperti?
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Meccanici, Gommisti e Carrozzerie: Restare aperti?
Dopo il nuovo decreto annunciato nella serata del 22 marzo dal nostro Premier Giuseppe Conte, è stata dichiarata la chiusura di tutte le attività non necessarie. Dunque sorge la domanda “Meccanici, Gommisti e Carrozzerie: Possono restare aperti?”
A tal proposito siamo andati a controllare tra la lista di tutte le attività necessarie esposte nel decreto e abbiamo visto che compare con Codice Ateco 45.2 anche la voce Manutenzione e riparazione di autoveicoli:
Il Codice Ateco è una combinazione alfanumerica che identifica un’attività economica. Esso individua il macro-settore economico, per poi andare a rappresentare le specifiche sotto-categorie dei settori stessi.
In particolare il settore della Manutenzione e riparazione di autoveicoli presenta le seguenti sotto-categorie:
Sulla base di ciò la risposta alla suddetta domanda è chiaramente SI’. Meccanici, Carrozzerie e Gommisti possono rimanere aperti dal 23 marzo.
Lo Stato considera come attività necessarie tutte queste attività. La scelta può essere senz’altro discutibile.
Un pensiero deve andare però a chi è mosso dall’esigenza intransigente di spostarsi: chi ha un genitore anziano bisognoso di costante assistenza; un lavoratore di un supermercato; un medico; un infermiere; un addetto ai servizi bancari; chi deve effettuare costantemente visite specialistiche per un problema di salute; ecc.. ovvero tutte quelle persone che si trovano coinvolte, volenti o nolenti, in questa battaglia contro il Covid-19.
Se per qualche disgraziato caso queste persone dovessero ritrovarsi coinvolte in un incidente stradale, dovessero aver forato un pneumatico, dovessero ritrovarsi con le pastiglie dei freni totalmente a zero, dovessero aver bisogno di far partire l’auto ferma in un punto dove non può sostare e non avessero la possibilità di usare un’altra macchina… diventa un problema.
Diventa un problema perché tutte le officine, le carrozzerie e i gommisti sarebbero chiusi, e questa primaria necessità non potrebbe essere soddisfatta.
Ciò che un lavoratore di qualsiasi officina deve fare è considerare la gravità della situazione. A oggi, non ci si può permettere di sottovalutare un accorgimento al fine di tutelarsi dal contagio. La situazione è seria, e tutte le famiglie sono a rischio. Ragion per cui è doveroso e importante garantire il servizio di assistenza ai cittadini, ma è obbligatorio e tassativo l’utilizzo di dispositivi e atteggiamenti di protezione idonei: mascherine e guanti; evitare lo stazionamento dei clienti all’interno dell’officina; mantenere la distanza di almeno un metro e farla mantenere fra gli stessi lavoratori.
Le Revisioni Auto e Moto possono essere effettuate? (dal 23 marzo)
Per quanto riguarda le Revisioni Auto e Moto, il Decreto CuraItalia di qualche giorno fa ha sancito la possibilità di una proroga delle scadenze.
In particolare, per tutti i veicoli immatricolati da marzo a luglio 2016, o con ultima revisione effettuata da marzo a luglio 2018, la scadenza della revisione slitta automaticamente al 31 ottobre 2020. (Logico che a chi scadrà la revisione ad agosto, dovrà farla entro il 31 agosto).
Con il nuovo decreto del 22 marzo, si viene a porre un’altra domanda:
Le Revisioni possono comunque essere effettuate dal 23 marzo?
Per rispondere a questa domanda siamo andati a controllare tra le varie attività necessarie elencate ed esposte nel nuovo decreto. Vediamo che le revisioni rientrano effettivamente tra la lista, con Codice Ateco 71:
Non convinti, siamo andati a cercare la sotto-categoria relativa al Codice Ateco 71 e abbiamo trovato che effettivamente la Revisione rientra in questo Codice Ateco.
Per quanto riguarda i Centri Revisioni però, ne è sconsigliata momentaneamente l’apertura e il regolare svolgimento delle revisioni.
Ciò è dovuto al fatto che, nonostante il decreto del 22 marzo lo permetta, c’è di fatto una contrapposizione con il Decreto CuraItalia, che come sopra citato ha appositamente spostato le scadenze delle revisioni al fine di limitare il più possibile gli assembramenti.
Si confida dunque nel buon senso dei Centri Revisioni, e delle persone stesse, che non possono effettivamente comprovare una reale necessità di effettuare la Revisione del proprio veicolo in questo periodo.
Il secondo motivo per cui è sconsigliata l’apertura dei Centri Revisioni deriva dal fatto che moltissime Motorizzazioni Provinciali sono attualmente chiuse, e ciò comporterebbe mancanza di assistenza ove ce ne sarebbe un eventuale bisogno.
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